In uno scenario che é in costante cambiamento e che include scenari nuovi ogni giorno, sono necessari valori diversi, che sappiano adattarsi a questi nuovi tempi ma che soprattutto sappiano affrontare le sfide di oggi nel modo giusto.
L'ingrediente principale, il motivo per cui AANT stesso esiste. La passione è il driver principale di ogni progetto, é quella cosa che ci permette di andare oltre il brief, di proporre cose non calcolate nelle fasi iniziali perché durante un percorso progettuale nascono sempre nuove idee volte al miglioramento, al superamento delle aspettative e di noi stessi.
Sembra un termine controverso, ma non lo è. Essere impermanenti porta a non stare fermi, a non accontentarsi, a voler ricercare sempre nuove soluzioni per nuove sfide. Ogni sfida progettuale deve avere un tratto di unicità, per questo non può esistere un’unica formula, e quindi proprio per questo è necessario sperimentare per trovare nuove vie.
La sostenibilità non dev’essere preclusa agli aspetti ambientali. Deve andare oltre ed essere un valore omnicomprensivo. Un progetto deve essere sostenibile per l’ambiente, ma anche per il business e per l’essere umano. Un progetto deve creare valore per l’essere umano, per l’ambiente che lo ospita e per l’economia che lo mette in circolo: solo così si potranno evitare gli effetti indesiderati di un prodotto progettato con i paraocchi.
Il design è un atto politico. Il design incide sulle azioni che vengono concesse all’utente tramite un dato prodotto o una data comunicazione che parla di certi valori. Il design genera un impatto, intenzionale o non, sulle persone che vivono un nostro prodotto piuttosto che su quelle persone che vengono attratti da un branding da noi progettato. E quindi, in un certo senso, le persone vengono vincolate da ciò che un designer decide di mettere in atto.
L'ingrediente principale, il motivo per cui AANT stesso esiste. La passione è il driver principale di ogni progetto, é quella cosa che ci permette di andare oltre il brief, di proporre cose non calcolate nelle fasi iniziali perché durante un percorso progettuale nascono sempre nuove idee volte al miglioramento, al superamento delle aspettative e di noi stessi.
Sembra un termine controverso, ma non lo è. Essere impermanenti porta a non stare fermi, a non accontentarsi, a voler ricercare sempre nuove soluzioni per nuove sfide. Ogni sfida progettuale deve avere un tratto di unicità, per questo non può esistere un’unica formula, e quindi proprio per questo è necessario sperimentare per trovare nuove vie.
La sostenibilità non dev’essere preclusa agli aspetti ambientali. Deve andare oltre ed essere un valore omnicomprensivo. Un progetto deve essere sostenibile per l’ambiente, ma anche per il business e per l’essere umano. Un progetto deve creare valore per l’essere umano, per l’ambiente che lo ospita e per l’economia che lo mette in circolo: solo così si potranno evitare gli effetti indesiderati di un prodotto progettato con i paraocchi.
Il design è un atto politico. Il design incide sulle azioni che vengono concesse all’utente tramite un dato prodotto o una data comunicazione che parla di certi valori. Il design genera un impatto, intenzionale o non, sulle persone che vivono un nostro prodotto piuttosto che su quelle persone che vengono attratti da un branding da noi progettato. E quindi, in un certo senso, le persone vengono vincolate da ciò che un designer decide di mettere in atto.
Quando le persone pensano al design, vedono solo una piccolissima parte di ciò che è veramente. Il design ha un impatto, ha una responsabilità condivisa. E da questa prospettiva nasce l’approccio di AANT; un approccio volto a portare l’attenzione su ciò che pochi vedono, ma che tutti sentono.
Una parte significativa del lavoro di un designer è la capacità di mettere in discussione ogni situazione: la critica è l'inizio di un nuovo percorso. La critica aiuta a identificare i problemi, poi a porsi domande ed infine a trovare soluzioni.
In un mondo in cui tutti vogliono dare risposte pensando di distinguersi, pensiamo che oggi sia più importante trovare non la risposta giusta, ma la giusta domanda. Affinché tutto si generi da un punto di partenza giusto e non illusorio o cieco.
ll design nasce e semina il suo senso d’esistenza dall’empatia, dalla reale comprensione delle persone. Comprendere gli utenti non solo ci aiuta a capire i loro sogni e bisogni, ma ci porta a creare prodotti e immagini che danno vita a delle storie che sanno portare valore.
Comprendere le persone serve a creare rilevanza. Serve a creare un senso profondo per cui siamo portati a compiere certe azioni. Crediamo che oggi, più che mai, abbiamo bisogno di rilevanza. Rilevanza per i brands. Per le persone. Per l'intera società.
Crediamo che un buon design debba veramente migliorare la vita delle
persone, senza compromettere il benessere del nostro pianeta.
Crediamo che un buon design debba veramente migliorare la vita delle persone, senza compromettere il benessere del nostro pianeta.
Ogni giorno è sempre più evidente l’impatto che il design ha sul mondo e le persone. Che si tratti di una comunicazione, di un prodotto o di un servizio, alla base di tutto ciò vi è sempre un passaggio di valori. Ogni progetto di design nasce per generare prima un impatto tecnologico, e poi culturale. Con l’avanzare di tecnologie sempre più sofisticate e una società sempre più complessa e articolata diventa oggi fondamentale considerare l’impatto reale dei nostri prodotti.
Questo non solo aiuta a prevenire effetti indesiderati, ma a considerare di ampliare le nostre azioni su una scala d’azione più ampia, più omnicomprensiva e quindi con un'offerta di valore maggiore. Tutto questo è possibile solo se si integra nei processi progettuali un approccio etico e una considerazione sostenibile per tutta la supply chain e l’ecosistema, ma anche per le persone. Tutto questo è, essenzialmente, la consapevolezza di andare oltre l’apparenza.